Terra della montagna, solido Pentacolo, mi accoglie protettiva nel morbido verde cullare.
Sono, senza pretendere, rispettoso materno grembo.
Fuoco tra le pietre, Bastone vigoroso, divora e trasforma, senza sosta né pace.
Desidero, senza incatenare, vorace calore fulmineo.
Acqua del lago, Coppa quieta d’eterno movimento, sussurra, raccoglie e diluisce.
Sento, senza codificare, statico fluire incantato.
Aria delle nubi, Spada tagliente, veloce e impalpabile attraversa le ore del tramonto.
Penso, senza abitare, infinito racchiuso nel granello.
Nessuna pagina, nessuna dottrina.
Puro ascolto.
La tela di fondo.
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Grazie di Cuore.
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